Artrosi al ginocchio o Gonartrosi 
Il ginocchio è costituito da tre articolazioni: l’articolazione femoro-tibiale interna, l’articolazione femoro-tibiale esterna e l’articolazione femoro-rotulea. Tutte queste articolazioni possono essere colpite dall’artrosi, anche singolarmente, con conseguenti limitazioni funzionali, dolore e gonfiore.

Fra le persone anziane, l’artrosi al ginocchio o gonartrosi, è una malattia molto frequente, dovuta in genere a deviazioni dell’asse dell’arto che caricano in modo sbagliato, causando l’usura dell’articolazione.

L’artrosi può essere di diversi tipi, i principali sono l’osteartrosi cronica senile, l’artrite reumatoide e l’artrosi post- traumatica.

L’osteoartrosi è un “usura” a tutti gli effetti che si verifica principalmente fra gli over 50: la cartilagine del ginocchio si ammorbidisce e si logora e di conseguenza le ossa si strofinano fra di loro, causando dolore e rigidità. L’artrite reumatoide (fa parte di quei disturbi denominati artriti infiammatorie) è un’infiammazione cronica della cartilagine, mentre l’artrosi post-traumatica è la conseguenza di un grave infortunio, che dopo aver provocato fratture alle ossa o rotture dei legamenti, ha conseguenti ripercussioni sulla cartilagine articolare. Anche questi due tipi di artrosi portano ad una situazione di dolore, gonfiore e limitazione della funzione del ginocchio.

artrosi ginocchio marco capuzzo

Diagnosi
Come già introdotto precedentemente nella presentazione dell’artrosi, è necessario che il paziente si sottoponga a una radiografia e in alcune occasioni a una risonanza magnetica. A seguito si potrà decidere il trattamento adeguato, che può consistere in un periodo di solo riposo, all’assunzione di farmaci anti-infiammatori, di infiltrazioni o, nei casi più gravi, all’intervento chirurgico.

Trattamento non chirurgico
Il trattamento non chirurgico può rallentare la progressione dell’artrosi, aumentare il movimento e migliorare la resistenza. Innanzitutto è importante stare a riposo e modificare le attività che provocano il dolore. Nel caso specifico del ginocchio, una dieta può influire di molto se il paziente è in sovrappeso.

Per ridurre l’infiammazione viene consigliata la somministrazione di anti-infiammatori non steroidei e, in alcuni casi, di infiltrazioni con corticosteroidi (anti-infiammatori con cortisone) o acido ialuronico di basso, medio e alto peso molecolare. Questo trattamento darà sollievo nel tempo e ridurrà il gonfiore.

Per migliorare la flessibilità delle articolazioni e potenziare i muscoli, è inoltre consigliato un programma di fisioterapia e a seconda dei casi, l’aiuto di un tutore.

Trattamento chirurgico
Non sempre i trattamenti non chirurgici portano i benefici desiderati e alleviano il dolore
, per questo va preso in considerazione il trattamento chirurgico una volta valutati l’età del paziente e il grado raggiunto dalla patologia.

Le opzioni chirurgiche per il trattamento dell’artrosi comprendono artroscopia (attraverso una microcamera e strumenti miniaturizzati vengono effettuate delle piccole incisioni e rimossi gli speroni ossei, il rivestimento danneggiato ed eventuali frammenti liberi), l’osteotomia (l’arto viene fissato con placche e viti per spostare il carico sulla zona sana dell’articolazione; solo se è interessato un solo comparto femorotibiale, mediale o laterale, e con ginocchio stabile, quindi senza lesioni legamentose), la fusione articolare (viene eliminata l’articolazione malata fondendo l’estremità delle due ossa, impedendo però la capacità di movimento dell’articolazione) e la sostituzione dell’articolazione con una protesi (vengono rimosse le parti malate e creata un’articolazione artificiale).


APPROFONDIMENTO

L’artrosi (o osteoartrosi) è una malattia cronica degenerativa che colpisce le articolazioni, usurandole nel tempo in modo continuo e progressivo. Le articolazioni infatti sono da considerarsi come una giunta meccanica che consente di far scorrere le ossa l’una sull’altra in modo fluido, permettendoci di muoversi. Possiamo considerare l’osteoartrosi come un disturbo meccanico che finisce per distruggere prima la cartilagine articolare e poi l’osso.

Cause 

A causa dell’artrosi, la cartilagine articolare sparisce gradualmente, ne consegue che, la mancanza del suo tessuto liscio ed elastico, impedisce alle ossa di scorrere facilmente l’una contro l’altra nel momento in cui si piega o si raddrizza l’articolazione. In genere si sviluppa nel tempo, colpendo maggiormente gli anziani e le persone di mezza età. Mentre fra gli uomini si forma precocemente ed è riconducibile all’attività lavorativa, fra le donne è molto più diffusa in età avanzata e questo potrebbe dipendere dalle alterazioni del metabolismo osseo provocate da modificazioni ormonali post-menopausa. Fra i fattori di rischio vi possono essere anche traumi precedenti e obesità. L’artrosi può colpire qualsiasi articolazione del corpo, con sintomi che vanno da lievi a invalidanti. Fra le articolazioni maggiormente colpite c’è il ginocchio.

Sintomi

A causa della mancanza di cartilagine, le ossa si sfregano direttamente l’una contro l’altra e questo provoca dolore e infiammazione, che aumentano nel tempo. L’articolazione diventa rigida e si gonfia deformandosi, limitando i movimenti tanto da arrivare a bloccarli completamente. Il dolore non sarà significativo fino a quando l’osso non presenterà la superficie articolare scoperta.

Diagnosi

L’artrosi non è una patologia che può essere curata, in quanto non vi può essere una reale guarigione delle lesioni e una regressione, ma il suo trattamento precoce può rallentarne la progressione e alleviarne il dolore.

Per eseguire una diagnosi completa sarà necessario effettuare un esame fisico e i raggi X. Fondamentale per il medico è conoscere l’entità del dolore, se è limitato e in che occasioni si manifesta. Importante inoltre è verificare la perdita di massa muscolare e la presenza di lesioni in altri muscoli coinvolti.

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