Il Legamento Crociato Posteriore o LCP è il legamento che si trova sul retro del ginocchio ed è uno di quelli che collegano il femore (l’osso della coscia), alla tibia (l’osso della gamba). Il LCP è il più forte legamento del ginocchio e, quindi, si rompe meno di frequente. Quando questo accade, i dolori si manifestano scendendo le scale, camminando in pendenza, decelerando o compiendo torsioni.

Cause
Le lesioni del Legamento Crociato Posteriore sono quasi sempre causate da un impatto potente, molte volte da traumi sportivi. Spesso si rompe quando un oggetto molto duro colpisce con violenza il ginocchio piegato (ad es. negli incidenti stradali, trauma da cruscotto) oppure quando un calciatore o un rugbista cade su un ginocchio flesso o impatta violentemente contro un avversario.

Sintomi
Come per il menisco, quando si rompe il LCA si sente un rumore “rotondo”, il dolore importante fin dall’inizio che aumenta nel corso delle ore successive all’infortunio. Il ginocchio si gonfia e camminare risulta difficile; dopo i primi giorni però il dolore tende gradualmente a diminuire.

Diagnosi
La lesione del Legamento Crociato Posteriore viene valutata da un esame con i raggi X e con la risonanza magnetica.

lesione lcp

Trattamenti non chirurgici
Generalmente, le lesioni guariscono da sole con il tempo, ma è importante diagnosticarne la rottura per farlo guarire in una posizione stabile. La diagnosi avviene durante la visita, in cui si osserva la traslazione posteriore del ginocchio, si effettuano un test attivo mediante contrazione del muscolo quadricipite e il test del cassetto posteriore in rotazione neutra. Sono necessari anche i raggi X per determinare quanto la tibia trasla posteriormente rispetto al femore e valutare l’intervento chirurgico con ricostruzione. Le lesioni del LCP si possono classificare in base al tipo di lesione e alla sua gravità; il 1° grado equivale a una lesione piccola e parziale, 2° grado a una lesione completa e 3° lesione completa con legamento non funzionale, che in genere si verifica con lesioni associate degli altri legamenti del ginocchio). Le lesioni di 1° e 2° grado, essendo isolate, subiranno un trattamento non chirurgico nel quale il paziente dovrà indossare un tutore per mantenere una posizione funzionale per il LCP e per una riabilitazione del muscolo quadricipite.

Trattamento chirurgico
Nei casi di rottura completa del Legamento Crociato posteriore, che supera gli 8 mm di traslazione posteriore della tibia sul femore, sarà necessaria la chirurgia che consiste nella ricostruzione dello stesso. Questo tipo di operazione viene servirà nei giovani a non avere problemi di artrosi futuri e aiuterà i pazienti fra i 35 e i 45 anni ad eseguire le normali attività quotidiane senza impedimenti. Nella maggior parte dei pazienti con una lesione del LCP sintomatica, vi è la presenza di ulteriori lesioni associate e per questo è necessario ricorrere ad un intervento chirurgico in cui non si dovrà solo ricostruire il LCP, ma più legamenti del ginocchio. La ricostruzione del Legamento Crociato Posteriore avviene attraverso il gracile/semitendine o il tibiale posteriore; in quest’ultimo caso solo se proviene dalla banca del tessuto ovvero da cadavere). Il tipo di intervento viene effettuato in artroscopia (attraverso piccoli fori della pelle vengono inserite telecamere e strumenti miniaturizzati) per evitare ulteriori danni al paziente e rendere più veloce il recupero.

Riabilitazione
Dopo l’intervento, i pazienti possono flettere il ginocchio prono da 0° a 90 ° già dal primo giorno. Si consiglia un tutore per 3 settimane dopo l’intervento per ridurre lo stress gravitazionale posteriore al ginocchio. Potranno caricare parzialmente l’arto dalla 6^ settimana e iniziare ad abbandonare le stampelle nel momento in cui non zoppicheranno più. Per gli sportivi i tempi si allungano e il ritorno all’attività agonistica potrà avvenire solo dopo 6-10 mesi (le tempistiche variano se si è in presenza o meno di ricostruzioni legamentose multiple)

 

ROTTURA LEGAMENTO CROCIATO POSTERIORE